Negli occhi delle persone interessate da miopia, i raggi luminosi provenienti dagli oggetti distanti cadono davanti alla retina -anziché direttamente sopra, come avviene nell’occhio emmetrope- e poi divergono, dando vita a un’immagine sfocata.
Tanto più è grave il difetto, tanto minore è la distanza alla quale si riesce a vedere nitidamente.
Cos’é la miopia?
La miopia è un difetto visivo causato da un “vizio di rifrazione” caratterizzato da visione sfocata da lontano, senza che vi sia compromissione di quella da vicino.
Miopia: i sintomi
Chi è affetto da miopia necessita costantemente di occhiali e lenti correttive che permettano di orientare i raggi luminosi sulla retina. Se non corretta adeguatamente, la miopia comporta diverse difficoltà visive nella vita quotidiana:
- visione sfocata quando si cammina per la strada, con conseguente difficoltà a riconoscere le persone, gli oggetti e le scritte lontane;
- nell’atto generale di messa a fuoco, tendenza a strizzare gli occhi e aggrottare la fronte per vedere più chiaramente;
- mal di testa e vista offuscata, con dolore localizzato nella zona frontale o temporale, causato dalla fatica visiva;
- durante il crepuscolo o le ore notturne, è possibile percepire un ulteriore calo delle capacità visive.
Come vede un miope?
Le persone con miopia elevata non riescono a mettere a fuoco gli oggetti lontani. La visione appare quindi poco nitica, sfocata e, in alcuni casi, doppia.
Miopia elevata: le cause
La miopia è il difetto visivo più frequente al mondo e interessa circa ¼ degli italiani e fino a ⅘ degli asiatici.
La predisposizione genetica è una delle cause principali della miopia elevata, che è strettamente legata allo sviluppo corporeo. Nella maggior parte dei casi, la sua insorgenza è rilevata in età scolare, con tendenza a peggiorare nel periodo dello sviluppo e a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni.
Oltre alla predisposizione genetica, recenti studi dimostrano che la miopia elevata può essere dovuta anche all’adozione di comportamenti scorretti
Oltre alla predisposizione famigliare, le nuove evidenze scientifiche dimostrano che la miopia può essere indotta da comportamenti scorretti quali sforzi prolungati, come leggere con poca luce o tenendo il testo troppo vicino al viso.
Anche le persone che per professione leggono a lungo o svolgono lavori di precisione raggiungono gradi elevati di miopia, che può progredire anche dopo i 30 anni.
I gradi della miopia
La miopia si misura in diottrie e si calcola generalmente su scala decimale. Se a una persona, per esempio, mancano 4 diottrie, significa che quella persona riesce a leggere a 6 metri di distanza una lettera che i non-miopi riuscirebbe a leggere da 10 metri.
Miopia lieve
Si definisce miopia lieve un difetto inferiore a 3-4 diottrie.
Miopia media
Si definisce miopia media o medio-forte un difetto fino a 8-9 diottrie.
Miopia elevata
Si definisce miopia elevata ogni difetto superiore alle 9 diottrie.
La correzione per la miopia elevata
Normalmente, la miopia è dovuta a un’eccessiva lunghezza dell’occhio, o a un’eccessiva curvatura di cornea o cristallino, condizioni che impediscono la normale convergenza dei raggi luminosi davanti alla retina.
Tradizionalmente il difetto visivo viene corretto con lenti o con chirurgia correttive, a seconda del caso specifico.
Secondo recenti studi, i bambini che passano più tempo all’aria aperta avrebbero una minore tendenza a sviluppare la miopia, poiché l’occhio beneficerebbe dell’adattamento alla visione a lunga distanza e della luce naturale. È poi fondamentale utilizzare fin da subito la giusta correzione, per evitare che il difetto si accentui.